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BAR ITALIA – 12 AGOSTO

Lunedì 12 agosto | ore 21:30
Corigliano D’Otranto | Castello Volante
Ingresso 28,75 euro
Prevendite disponibili su Dice.fm e Ticketmaster.it

La storia del successo internazionale della band, che prende il nome da un locale di Soho, è quella di una vita che cambia all’improvviso, per caso. Si chiama Bar Italia, come recita la scritta verde al neon sfrigolante all’ingresso. È aperto 7 giorni su 7, dalle 7 del mattino alle 4 di notte, ed è uno dei luoghi iconici della vita notturna londinese. Da qualche tempo, Bar Italia è anche il nome di un trio formato da Jezmi Tarik Fehmi, Sam Fenton e Nina Cristante. Nel 2023 è uscito The Twits, secondo disco dopo Tracey Denim. Due dischi diversi tra loro, ma accomunati da una certa aura di mistero nelle canzoni, capaci di ondeggiare dalle grattate post punk a melodie più sognanti. Una sorta di caos controllato, dal passo obliquo, in maniera simile alle alienazioni dei Dry Cleaning, con qualche elemento sinistro che si muove sullo sfondo senza che riusciamo ad afferrarlo.

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BEACH FOSSILS – 12 AGOSTO

Lunedì 12 agosto | ore 21:30
Corigliano D’Otranto | Castello Volante
Ingresso 28,75 euro
Prevendite disponibili su Dice.fm e Ticketmaster.it

 

Bunny rappresenta un’evoluzione straordinaria del suono dei Beach Fossils nel corso degli anni.  Il disco trae elementi dalla malinconia stridente di What a Pleasure, dagli arrangiamenti lussureggianti di ‘Somersault’ e dai brani grintosi e di ispirazione post-punk di Clash the Truth. Contiene i testi più vulnerabili mai scritti da Dustin Payseur, che ha scelto di essere onesto e di offrire uno sguardo profondo nel suo mondo emotivo. Dalle toccanti parole sulla battaglia contro il cancro di un membro della famiglia, alla gioia di essere padre, fino al semplice piacere di fumare una sigaretta dal finestrino di un’auto con gli amici, questo è il lavoro più vivido e personale della band fino ad oggi. I Beach Fossils sono stati protagonisti di festival importanti come Coachella, Bonnaroo, Primavera e Posty Fest, e hanno registrato il tutto esaurito in date da headliner a Brooklyn Steel, The Wiltern e Thalia Hall. Il loro album The Other Side of Life: Piano Ballads ha raggiunto il terzo posto nella classifica Billboard Traditional Jazz Albums. Recentemente, la band ha raggiunto due milioni di ascoltatori mensili su Spotify e sette milioni di ascoltatori mensili complessivi su tutte le piattaforme. Bunny è stato pubblicato a giugno del 2023 su Bayonet Records, un’etichetta indie in espansione co-fondata da Payseur nel 2014.

 

 

 

 

 

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PARBLEU – 13 AGOSTO

Martedì 13 agosto | ore 21:30
Corigliano D’Otranto | Castello Volante
Ingresso 20 euro
Prevendite disponibili su Dice.fm e Ticketmaster.it

Un’escursione di groove equatoriale con l’unione irresistibile tra cumbia, ritmi afrocaraibici psichedelici e stile retrò di stampo francese. Questi sono i Parbleu il progetto di Andres Balbucea e Andrea de Fazio e di un enigmatico gruppo di musicisti, un combo multiculturale di otto membri,  in cui distese energiche di disco, funk futuristico e fusion jazz cinematografica sono inondate da calde vibrazioni di dub caraibico, tropicale latina e  solare afrobeat. Reduci dalla partecipazione ad ESNS2024 sul palco del Gran Theatre di Groningen NL, torneranno a suonare dal vivo le canzoni dei due album ‘Danse Cette Zik‘ ed ‘Elios‘.

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YĪN YĪN – 13 AGOSTO

Martedì 13 agosto | ore 21:30
Corigliano D’Otranto | Castello Volante
Ingresso 20 euro
Prevendite disponibili su Dice.fm e Ticketmaster.it

 

YĪN YĪN sono persone che vivono la notte, e la loro unione parte proprio co-organizzando e condividendo la console di molti party DIY. Prima che la band si formasse, nessuno aveva ricercato una carriera convenzionale o aveva completato gli studi. Il loro viaggio è iniziato quando Yves Lennertz e Kees Berkers decisero di incidere un’audio-cassetta in cui si delineavano influenze e riferimenti alla musica del Sud e Sud Est Asiatico. Una volta che l’idea artistica prese forma, muniti di una moltitudine di strumenti musicali in una sala prove in affitto vicino Maastricht, con un paio di microfoni registrarono dei brani in tre giorni. Nel far ciò, chiesero ad amici di aiutarli nel lavoro e da quel momento sono diventati una vera band con Remy Scheren al basso, Robbert Verwijlen alle tastiere e occasionalmente Jerome Cardynaals alle percussioni. Agli inizi del 2022 YĪN YĪN hanno subito un cambio importante nella line-up quando il co-fondatore Lennertz lascia la band e viene sostituito dal chitarrista Erik Bandt. La nuova formazione porta una nuova energia al gruppo che li porterà a conquistare i palchi in tutto il continente Europeo.

 

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MATERAZI FUTURE CLUB – 15 AGOSTO

Giovedì 15 agosto | ore 21:30
Specchia | Palazzo Risolo
Ingresso gratuito

Materazi Future Club è post-punk, distorce le chitarre, balla e fa ballare, rendendo lo-fi lo sport più bello del mondo. Il “Materazi Future Club” è stato fondato nel 2020 da 3 coinquilini che hanno deciso di unire musica disco-punk con le interviste più famose del mondo del calcio, focalizzandosi sulla poesia e il romanticismo ingenuo di quest’ultime. Il progetto prende vita ufficialmente con la pubblicazione di “De Rossi” da parte di Woodworm Label, incuriosendo alcune tra le più importanti testate di musica, calcio e moda. Nel febbraio 2020 in occasione del MiAmi TVB la band sale per la prima volta sul palco riuscendo a far ballare un Circolo Ohibò di Milano sold-out per l’occasione. Seguono due anni di stop e la band decide di tornare sul palco solo quando il pubblico avesse avuto la libertà di saltare e questo succede nel 2022 con, tra gli altri, i live al Circolo Magnolia di Milano e al Farm Festival di Bari. Nel 2022 la band ha toccato anche le città di Roma, Grosseto, Torino e Piacenza. I brani “Cassano” e “Gattuso” nel 2021 sono stati inseriti da Spotify nella playlist “Notti Magiche” redatta in occasione degli Europei di calcio 2021. A dicembre 2022 esce il loro primo album “Formazione Titolare” che incuriosisce ed entusiasma molti media italiani, sportivi e musicali. Nel 2024 tornano con nuova musica e nuove storie da raccontare, pubblicando il singolo “Dio Perdona Riganò” con la partecipazione di Federico Russo che anticipa l’EP Punkinari“, uscito ad aprile 2024. 

 

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I HATE MY VILLAGE – 15 AGOSTO

Giovedì 15 agosto | ore 21:30
Specchia | Palazzo Risolo
Ingresso gratuito

Gli I Hate My Village nascono nel 2018 dall’incontro tra Fabio Rondanini alla batteria (Calibro 35, Afterhours) e Adriano Viterbini alla chitarra (Bud Spencer Blues Explosion e molti altri). Accomunati dall’amore per la musica africana (entrambi erano in tour con Bombino e Rokia Traoré) e curiosi di evolverne le sonorità, i due cominciano a provare insieme e ad appuntare le idee per poi registrare con il produttore Marco Fasolo (Jennifer Gentle). In un secondo momento i due coinvolgono Alberto Ferrari (Verdena) alla voce. Nasce così un suono nuovo, unico nel panorama italiano, che prende forma nell’omonimo album d’esordio I Hate My Village (2019, La Tempesta International). Il disco è accolto con entusiasmo dalla stampa e dal pubblico: a dimostrarlo, le numerose ristampe dell’album e il grande successo del lungo tour che li ha portati a calcare palcoscenici di tutta la penisola. Sempre nel 2019 esce I Hate My Bonus Track, Ep con tre canzoni nuove e una versione live del singolo Tony Hawk of Ghana. Nel 2021 la band torna con un nuovo Ep, Gibbone, e un remix di Tony Hawk of Ghana insieme a Cal e Ice. Il 21 marzo 2024 la band pubblica un nuovo singolo, Water Tanks, a cui fa seguito Artiminime. I brani anticipano Nevermind The Tempo, il nuovo album uscito il 17 maggio per Locomotiv Records. Nevermind the tempo è una specie di manualetto per sbagliare. Un disco sgrammaticato che non cerca nessuna grammatica, che non rincorre nessuna architettura musicale ma che tratteggia un mondo che non ha eguali nel panorama musicale del nostro Paese: storto e distorto, visionario e magico, improbabile e allucinato, inconfondibile e travolgente. Più che un mondo, quello creato dagli I Hate My Village è un vero e proprio universo, pieno di galassie  da esplorare: un big bang creativo libero e liberatorio attraversato da meteore sonore imprevedibili, un ipnotico buco nero da cui lasciarsi risucchiare. Un album che è un elogio dell’approssimazione come risposta all’assillante ricerca di perfezione del nostro tempo. È la fusione brillante, selvatica e sfacciata di quattro artisti diversissimi ma capaci di completarsi alla perfezione, in modo naturale e istintivo, plasmando un mosaico sonoro disallineato ma meticolosamente assemblato, formato da tasselli imprecisi di intuizioni sorprendenti, combinazioni irriverenti e contaminazioni che corrodono ogni regola o equilibrio precostituito. Nevermind The Tempo racchiude lo spirito e gli intenti che animano la band fin dalla sua nascita, nel 2018: dieci tracce che mostrano come viaggiare attraverso i suoni dell’Africa senza sembrare un turista bianco, come autodistruggersi in modo creativo e come far transitare parole e suoni, senza badare troppo alla narrazione, afferma Adriano Viterbini.

 

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CRISTIANO METRANGOLO – 22 AGOSTO

Giovedì 22 agosto | ore 21:30
Corigliano D’Otranto | Castello Volante
Biglietti disponibili al botteghino

Cristiano Metrangolo, chitarrista e cantante salentino, già protagonista di formazioni come Teenage Riot e Le scimmie sulla Luna. Affiancato da Lara Ingrosso (voce), Dario Ancona (chitarra/basso), Stefano Greco (chitarra) e Daniele Spano (synth/chitarra elettrica), Metrangolo propone un cantautorato acustico e crepuscolare, che affonda le sue radici nell’eredità decadente di Nick Drake, rielabora il suono spigoloso e dissonante praticato in passato svuotandolo dal rumore, cercando una nuova melodia possibile. La sua poetica e la sua lirica hanno qualche rimando al mondo di Vasco Brondi ma con un retaggio che rievoca Fabrizio De André e la grande tradizione folk.

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SHEEBABA – 22 AGOSTO

Giovedì 22 agosto | ore 21:30
Corigliano D’Otranto | Castello Volante
Biglietti disponibili al botteghino

Gli Sheebaba sono un duo artistico composto da Eliott Eccho e Prof. Costello. Rappresentano una vera e propria onda d’arte sperimentale e concettuale. Sono forti, performativi e abbracciano il guasto industriale. I loro lavori sono descritti come tutti i colori dell’arcobaleno e sono un chiaro segno di resistenza contro l’odio.


Radau” è una loro interpretazione rumorosa ma divertente della musica che li ha creati. Questo lavoro segue “bruit” e cita non solo le loro origini musicali, ma racconta anche la storia delle loro influenze in modo brutalmente onesto. Gli Sheebaba, sempre alla ricerca di reinvenzione, affrontano le loro lotte quotidiane a testa alta, confondendo i confini tra dolore personale e narrazione sul palco. Il processo è rumoroso, ed è quello che rappresenta “RADAU“.

Con “bruit“, il duo svela una tonalità sinestetica che dipinge texture semplici ma irregolari del guasto industriale, fuzz e rumore. Lungo la strada, sintetizzano frammenti testuali e tonali da un ampio panorama di storia della musica pop, film e vita quotidiana. Grazie a questo accostamento rinfrescante e multilingue, emerge un enigmatico mosaico narrativo. Alimentate dalla dura pressione delle macchine, le loro formazioni sonore non sfuggono al desiderio di un tono organico. Alcuni brani invitano a camminare insieme a loro, mentre altri cedono il passo a strati melodici e vocali più calmi, solo per sconvolgere nuovamente queste fragili strutture tonali. “Bruit” offre una proto-onda di genere tra kitsch e noise, spingendo l’ascoltatore con visioni di un futuro perduto”.

Dal loro debutto dal vivo nell’estate del 2021, gli Sheebaba hanno tenuto concerti in Lussemburgo, Germania, Svizzera e Paesi Bassi, supportando band come Fatamorgana (ES), Henge (UK), Gustaf (US), Lathe of Heaven (US) e Das Kinn (DE). Hanno partecipato a spettacoli a L’Aia, Amsterdam, Lussemburgo, Lucerna e Magonza. Nell’estate del 2022, si sono esibiti alla settimana della moda di Amsterdam durante la presentazione della passerella di Rosa Kampinga, e hanno partecipato a festival e spazi artistici in Lussemburgo e Magonza. Nella primavera del 2024, hanno intrapreso un piccolo tour con la Drag Queen svizzera LaMer per promuovere l’EP “radau”, uscito ad aprile 2024. Entrambi i singoli di “radau”, “big bull” e “chambre rouge”, sono stati inseriti nelle playlist ufficiali di Spotify Fresh Finds GSA e Insomnia.

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AGNESE CONTINI – 29 AGOSTO

Giovedì 29 agosto | ore 21:30
Corigliano D’Otranto | Castello Volante
Biglietti disponibili al botteghino

Dinamiche di volo” è il primo album strumentale di Agnese Contini, uscito nello scorso mese di ottobre (2023), nei negozi e in digitale,  prodotto da “Nos Records Label”, con la direzione artistica di Amerigo Verardi (distribuzione “Believe Music Italia”). L’uscita del disco – preceduta dal primo singolo omonimo – era stata, poi, accompagnata dal videoclip del brano “Consapevole”, firmato dal regista Piernicola Mele

Quest’ultimo singolo racconta di un viaggio introspettivo, che conduce l’ascoltatore nel suo intimo più profondo, per arrivare a una consapevole conoscenza di sé stessi. Spiega Agnese Contini: “Quando ho iniziato a comporre questo brano le domande che mi ponevo più frequentemente erano ‘Quanto ci conosciamo per davvero? Quanto ci rispettiamo?’ Lavorare su noi stessi non è un’impresa semplice e a disorientarci contribuiscono la confusione delle nostre vite, i nostri pensieri disfunzionali e, molto spesso, il nostro ego. Conoscerci, invece, ci consente di stare bene con noi stessi e con gli altri: per farlo, però, abbiamo bisogno di cambiare prospettiva o di fare un passo indietro sulle nostre convinzioni”.

Alcune delle tracce sono state impreziosite dalla collaborazione con Livio Bartolo (arrangiamento per archi e chitarra), Matteo De Benedittis (pianoforte), Feliciano Montagna (batteria) e Stefano Compagnone (basso).

Nell’aprile 2024, Agnese Contini ha fatto uscire il suo nuovo singolo, “Grandpa Cloud”. Pubblicato con l’etichetta “Inri Classic”, il nuovo singolo, ovviamente strumentale, è disponibile, per ora, in formato digitale. Il singolo è un brano dal sound delicato ed etereo: racconta i ricordi dell’autrice legati alla figura del nonno materno venuto a mancare. “Grandpa Cloud”, infatti, dall’inglese “Nonno Nuvola”, era il modo in cui Agnese era solita chiamare scherzosamente il nonno, per via dei sui vaporosi capelli bianchi.

Trentacinque anni, compositrice e musicista salentina, Agnese Contini, nella vita, è anche una logopedista, professione a cui si è avvicinata, dopo gli studi scolastici, a causa di alcuni problemi alla voce. Nel 2010, infatti, consegue la laurea in Logopedia, presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma; perfezionerà ulteriormente i suoi studi e le sue competenze presso gli Atenei di Pisa e Bologna. La sua formazione musicale comincia, di fatto, sin da bambina, quando, al rientro da scuola, trascorre i suoi pomeriggi ascoltando la sorella maggiore che studia il pianoforte, con il supporto dei vecchi vinili del nonno. All’età di undici anni inizia a suonare da autodidatta la chitarra acustica del padre; plasma la sua ricerca e la sua passione musicale con i dischi dei Beatles e con quelli dei Queen, riservando un’attenzione particolare alla chitarra, brillante e orchestrale, di Brian May. Successivamente, inizia a prendere lezioni di chitarra classica, studiando, contemporaneamente, logopedia e, dunque, la voce e le sue patologie. Si specializza in voce artistica, curando e lavorando proprio sulla sua voce; riprende a suonare e inizia anche a comporre, scoprendosi particolarmente a proprio agio nei “solo” per chitarra acustica “fingerstyle”. Ispirandosi alla ricercatezza (anche spirituale) delle musiche di George Harrison, alle accordature aperte usate da Nick Drake e Jimmy Page e alle sonorità blues, country e celtiche di John Butler e Steph Strings, compone così “Dinamiche di volo”, il suo primo album. La sua musica diventa, così, un modo per raccontare sé stessa e ciò che vive, definendo, attraverso le note, le sue riflessioni sul mondo e la società; il suo modo di suonare, in definitiva, è una ricerca continua di nuove sonorità, ma, contemporaneamente, una strada per comunicare con la gente.

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VIPERA – 29 AGOSTO

Giovedì 29 agosto | ore 21:30
Corigliano D’Otranto | Castello Volante
Biglietti disponibili al botteghino

Vipera è il progetto musicale di Caterina Dufì, artista ed autrice la cui pratica multidisciplinare incontra scrittura, musica, performance e arte figurativa.  Si interessa all’azione performativa in campo poetico e sonoro, utilizzando strumenti sia acustici che elettronici.  La ricerca sulla scrittura si nutre dell’intersezione con le arti visive: lo studio del segno (copia dal vero, tecniche di stampa) e la cultura materiale propri di queste discipline costituiscono gli strumenti per una poetica della descrizione in ambito letterario. A dicembre 2023 esce il disco d’esordio “Acerbo e divorato”, per Dischi Sotterranei, prodotto da Niccolò Cruciani. Scrive e presenta con Eugenia Delbue “L’intrico dei rami di alberi differenti ha svelato due modi distinti per vedere il cielo”, atto poetico elettronico in due voci composto durante la residenza Tagli. Il lavoro è stato portato in scena nel 2023 in apertura alla mostra “Sassifraga” (Marsèll Paradise), per cui realizza ed espone copie dal vero chiamate “Serie di ossidiana. Nel 2023 scrive con Daniele Carcassi “I sassi dell’Elba”, uno sceneggiato radiofonico nato come raccolta di lettere, brani musicali e testi poetici. Nel 2022 presenta a Corigliano d’Otranto l’installazione audio-visiva “Prima di fare fuoco” concepita per una stanza ottagonale e composta da field-recordings incisi su nastri e da una decorazione pittorica. Nello stesso anno scrive e presenta dal vivo “Trafitto” brano poetico per voce sola ed elettronica. Nel 2021 pubblica il primo EP, “Tentativo di volo” (Dischi Sotterranei), di cui scrive, dirige e interpreta il cortometraggio costruito sulla musica del disco.

Porta dal vivo la sua musica in venue come il Teatro del Parco di Mestre, Germi a Milano, SEI Festival a Corigliano d’Otranto e in apertura ad OWEN, progetto solista di Mike Kinsella (American Football), al Locomotiv Club a Bologna e al CAP 10100 a Torino. 

Supporta Maria Antonietta e Carmen Consoli, suonando in apertura ai loro concerti.