SON ROMPE PERA (MEX)
SABATO 26 LUGLIO | ore 21:30
CORIGLIANO D’OTRANTO | Castello Volante
Ticket su Dice | bit.ly/CastelloSEIF
Il 10 marzo 2023 i Son Rompe Pera, la band di fratelli che ha dato vita al genere Cumbia Punk conquistando il pubblico di tutto il mondo, hanno pubblicato il loro secondo album, Chimborazo, per AYA Records. Il titolo dell’album è un omaggio a una strada di Naucalpan, in Messico, dove alcuni membri del gruppo hanno vissuto o vivono tuttora. Dopo il debutto del 2020 con Batuco, questo nuovo lavoro rappresenta un’evoluzione radicale: mentre Batuco esplorava un suono più tradizionale attraverso nove cover dal sapore folclorico, Chimborazo propone dodici brani originali che scuotono le radici della tradizione. Più vicino all’energia esplosiva dei loro concerti dal vivo, il disco mescola cumbia moderna, ritmi tropicali e dance, punk travolgente, chitarre psichedeliche, sonorità messicane e colombiane, fiati, e un tocco di dub e hip-hop. Un album che è allo stesso tempo ribelle e rispettoso della tradizione, capace di accoglierla con grazia mentre la stravolge—una marimba dopo l’altra. Per realizzare Chimborazo, i Son Rompe Pera si sono recati in Colombia, culla della cumbia, per quello che è stato un vero e proprio pellegrinaggio musicale. L’obiettivo era riflettere sulle proprie radici per rendere omaggio al genere, ma l’esperienza si è rivelata ancora più profonda e trasformativa del previsto. L’album è stato registrato in sette giorni nel 2022 presso il Mambo Negro Studio, con la produzione di Mario Galeano (Frente Cumbiero, Ondatrópica, Los Pirañas). Più che un semplice studio, il Mambo Negro è un vero e proprio spazio di incontro e scambio tra musicisti, molti dei quali hanno finito per contribuire alle registrazioni, arricchendo il disco di nuove sfumature. Il viaggio sonoro di Chimborazo inizia con Selva Negra, una cumbia classica intrecciata a sonorità psichedeliche peruviane, quasi a segnare un ponte tra Batuco e questa nuova fase della band. Segue La Muerte del Amor, un brano travolgente e ballabile che racconta un amore disperato e senza fine, con un ritornello struggente che ripete: Regresa por favor / estoy muriendo sin tu amor (Torna per favore / sto morendo senza il tuo amore). Il terzo brano, Chucha, è stato descritto da WNYC come una “scarica frenetica di marimba in stile Ramones”; il pezzo, ispirato a un sogno in cui Mongo (marimba/voce) veniva rapito dagli alieni, è stato il primo singolo estratto dall’album ed è accompagnato da un videoclip surreale. Chimborazo vanta anche numerose collaborazioni che spingono l’album verso territori inaspettati. La band Frente Cumbiero di Mario Galeano ha arricchito l’ultima traccia, Batuco Son, con una sezione di fiati che dona nuova profondità a uno dei pezzi più tradizionali del disco. El Tamal, un inno gioioso dedicato al celebre piatto diffuso sia in Messico che in Colombia, intreccia gaita, marimba e ritmi di merengue, con la partecipazione della band La Perla, compagna di avventure in studio. Chico Migraña, con il suo mix di dub e hip-hop, è nato da un incontro spontaneo con il rapper N. Hardem. L’unica cover del disco è Toño y el Demonio di Gustavo Rada, arricchita dalla fisarmonica di Felipe Orjuela. Nel disco compaiono anche il cantante cileno Macha (Chico Trujillo, El Bloque Depresivo) nel brano Chata, la band Anarkia Tropikal in Cumbia Pa Tu Madre, un pezzo dal carattere aggressivo e chitarristico, e il rinomato chitarrista Gil Gutiérrez (Oaxaca, MX), che aggiunge un tocco psichedelico a Proteus. Uno dei brani simbolo dell’album è Cumbia Is The New Punk, un vero e proprio manifesto della band che esprime la loro profonda connessione con due generi musicali apparentemente opposti, dimostrando—sul palco e ora su disco—che possono convivere alla perfezione. Chimborazo è un inno ai suoni e alle culture che connettono angoli lontani del mondo, alla tradizione e alla sua continua evoluzione, al Messico e alla Colombia, alla famiglia, alla casa, alla marimba, al punk e al puro piacere di essere vivi.